martedì 8 dicembre 2009

Chimica e ambiente

Tempo fa su un programma di Alberto Angela mostravano come sarebbe un mondo senza chimica, ossia senza inquinamento secondo il pregiudizio comune: in pratica un balzo indietro di 200 anni.
E' chiaro che nessuno desidera vivere in un mondo senza chimica (no TV, no computer, no vestiti a basso costo, no auto, pochi farmaci , no acqua calda corrente, poca energia elettrica etc.), per cui la chimica non sparirà dalla faccia della terra. Allora quale scelta ha la cosiddetta società "civile" occidentale?
1) Chimica si ma non vicino a me (sindroeme di NIMBY). E' l'atteggiamento più spregevole e guarda caso quello più difuso. La chimica pericolosa si fa in Cina perché li, anche se c'è un incidente, non frega niente a nessuno. Bophal non ha insegnato nulla.
2) Chimica si ma pulita. Atteggiamento più responsabile. Ma c'è un però. Si perché al di la dei messaggi etici sulla convenienza di essere puliti, la verità è che bisogna competere sul mercato. Il che vuol dire ridurre i costi perché i prodotti provenienti dai paesi emergenti sono troppo convenienti e appetibili all'utilizzatore finale. E allora che fare? La chimica, quella più pericolosa va tolta dalla logica di mercato perché il bene che può fare è per tutta l'umanità e il male che può fare ricade anch'esso su tutta l'umanità.
Non possiamo lasciare il destino dell'uomo in mano a persone che hanno come unico obiettivo il profitto.

mercoledì 2 dicembre 2009

Fede e Scienza

Qualche settimana fa ho visto su La7 un servizio che parlava del processo a Galileo e del rogo di Giordano Bruno... a parte che era fatto molto bene, mi ha riportato alla mente ricordi del liceo, tanti anni fa.
E subito dopo il pensiero si è spostato ad oggi... alla Chiesa di oggi. Non è cambiata per niente...
Ai tempi di Galileo era molto più radicata tra la gente, e la Scienza purtroppo agli albori. Quindi la reazione da parte della prima molto più violenta. La Scienza predicava il falso, era contro la dottrina, chi la praticava era un eretico e meritava il carcere o la pena di morte per rogo. I prelati si rifiutavano di guardare attraverso il cannocchiale di Galileo perché rischiavano di vedere il demonio.
Oggi non è più possibile sostenere una posizione del genere per cui qual'è la posizione del papa? Che gli scienziati di un tempo erano brave persone, che cercavano di scoprire la verità del disegno di Dio. Oggi gli scienziati sono presuntuosi, perché si vogliono sostituire a Dio. Il riferimento è alla ricerca sulle cellule staminali e sulla comprensione dei meccanismi alla base della vita. Gli scienziati, se non sono guidati dalla fede, non potranno raggiungere la verità.
Questo a mio avviso è un'argomentazione subdola che mira a sottomettere la scienza alla fede.
La scienza è uno strumento per comprendere il mondo che ci circonda e noi stessi.
La scienza non è ne' buona ne' cattiva, come non lo è una forbice. Può essere usata a fin di bene come una forbice può essere usata per fare un lavoro utile. Può essere usata a fin di male come la forbice può essere usata a fin di male.
Scienza e Fede sono complementari. La Scienza descrive e spiega quanto è oggetto di esperienza, cioè la realtà sensibile. La fede rivela irrazionalmente quello che non è esperibile, cioè l'aldilà.
Non dimentichiamolo!

venerdì 20 novembre 2009

Quo usque tandem abutere...

"Quo usque tandem abutere, Catilina, patientia nostra?" ossia "Fino a che punto, Catilina, abuserai della nostra pazienza?" Questo è l'inizio del discorso che Cicerone tiene in senato contro Catilina, ritenuto colpevole del tentato colpo di stato contro la Repubblica Romana.
Sembra che Catilina, a metà del formidabile discorso, resosi pienamente conto dei delitti commessi, se ne sia andato spontanemante per non far più ritorno a Roma.
A volte rimpiango che in quest'epoca non ci sia un Cicerone in grado di tenere un discorso simile alla nostra classe politica...
Ogni volta mi dico che si è raggiunto il limite, che un politico non può scendere più in basso, e ogni volta mi devo ricredere: collusioni con la mafia, sesso a pagamento sia con escort che con trans, corruzione, abuso di potere, bustarelle a giudici, falso in atti pubblici , tanto per citare le cose se vogliamo anche più banali.
I politici sono dei bravi sofisti, usano la parola come un gas velenoso che ti ottunde i sensi: se dici queste cose sei tacciato di demagogia o di qualunquismo. Ragionate! Con questa scusa nessuno può più stracciarsi le vesti e gridare che è l'ora di finirla... cadrebbe nella banalità. Cazzate! Io voglio fare un discorso qualunquista perché non sono io ad essere qualunquista, sono loro ad essere corrotti.
Per cui voglio partire da un fatto altamente retorico, altamente qualunquista secondo i nostri benemeriti che ci governano: la battaglia di El Alamein, di cui ricoreva l'anniversario qualche giorno fa.
Penso a tutti quei ragazzi nel deserto, affamati, feriti, disperati perché sanno che non ci sarà domani e sono circondati dai nemici. Cosa si saranno detti per farsi forza? Forse che erano degli eroi, ma eroi di che patria? Oggi? Un pensiero sarà corso alla fidanzata, alla moglie, al figlio o alla figlia che non avrebbero visto più, ai propri genitori che non dovrebbero mai piangere la morte di un figlio... E poi? Poi l'ultimo sforzo, una raffica, pezzi di carne che si staccano a brandelli, un grido che muore in gola...un'offerta all'altare della Patria...
Tenete bene a mente queste immagini e tornate ai giorni nostri.
Un rappresentante dello Stato, della Patria, secondo voi, ha diritto a delinquere e magari a restare seduto a governare un paese per cui tanti sono morti? E' giusto secondo voi che abbia i vizi come e più di una persona comune? Che sia trattato come un nobile prima della rivoluzione?
No! Un politico ricopre un ruolo troppo importante, troppo sacro. Quando li sento disquisire sul diritto all'auto blu, al barbiere in senato, ai cuochi che hanno seguito il corso al Gambero Rosso, mi viene il volta stomaco. I soldati di El Alamein se vedessero l'Italia di oggi, si direbbero che alla fine è stata sconfitta dal nemico, cioè dall'ipocrisia di discorsi che tendono a giustificare tutto, anche il marcio che ci circonda; dall'informazione di regime che ci ammorba il cervello con mezze verità e mezze bugie; da un modello sociale che ci porterà all'auto distruzione... Quo usque tandem abutere.... Fino a che punto la classe politica abuserà della pazienza di noi italiani?

martedì 27 ottobre 2009

La nostra classe politica

Un politico deve essere un bravo comunicatore.
Ce ne siamo resi conto bene in questi anni. Berlusconi è un maestro di comunicazione e infatti è anche, a detta sua, il migliore politico degli ultimi 150 anni.
Non è importante quello che un politico fa. Anzi meno fa e meno rischia di sbagliare e perdere voti. L'importante è parlare bene.
E' spassoso vedere tutti questi personaggi che, di fronte alle telecamere, sfoggiano sorrisi a destra e a manca, hanno vestiti impeccabili, si arrabbiano quando torna loro conto (si! si incazzano a comando, con frasi ad effetto, perché così fa figo!). Dico spassoso perché a incazzarsi ci si prende un coccolone e quindi è meglio prenderla con calma.
E poi... lo avete notato nelle interviste che rilasciano? Tutti, dico tutti, usano un fraseggio fatto con lo stampino. Le parole più gettonate:
- Concreto
- Assolutamente (assolutamente si, assolutamente no...)
- Trasparenza
- E questo che vogliono gli elettori (a me nessuno è mai venuto a chiedere cosa voglio)
- Coesione
e altre che non cito perché le ho rimosse dal cervello (altrimenti mi viene l'eritema)
Belle parole ma poi quali sono i concetti che i politici esprimono? Per il 70% dei casi sono concetti scontati. Se per esempio si parla di mafia qual'è la risposta: "Bisogna usare tutti i mezzi per debellare le associazioni mafiose, di qualsiasi tipo. Lo stato non è disposto a scendere a patti con i mafiosi!" Frasi scontate. Cosa ti aspetti? Che dica che lo stato firmerà un accordo con la mafia? Che si spartiscono 50-50 gli appalti? Ma dai!
L'importante è ripetere, come una formula magica, "concreto", "assolutamente si", "coesione"...
L'altro 30% sono le manovre creative, le ronde che nessuno fa (te lo immagini alle 9 di sera Mario che dice a sua moglie Luisa e a sua figlia Anna: cara stasera non fanno niente di bello alla TV; vado a fare un giro così mi becco tre o quattro legnate dallo spacciatore di turno mentre tento di comporre il numero dei carabinieri?), lo scudo fiscale, il terremoto d'Abruzzo, le norme per ampliare la casa, i rifiuti di Napoli, la magistratura rossa, il nucleare e così via.
Io credo che il popolo italiano meriti di essere trattato un po' meglio, un po' più da grande. Non si rischia nulla a dire alla gente le cose come stanno, il debito a quanto ammonta, le prospettive di fine della crisi, quanto spende la pubblica amministrazione. Se una nave sta andando verso il baratro non cambia nulla se alla ciurma si dice che il porto è vicino. Tanto se ne accorgerà presto che è tutta una balla.
Ciao alla prossima

domenica 18 ottobre 2009

La grande bugia

Ciao a tutti!
In questi giorni assistiamo ad uno spettacolo desolante in TV e sui giornali. Giornali pro Berlusconi (Il Giornale, Il Riformista, Panorama etc.) e contro Berlusconi (Repubblica, l'Unità etc.) si stanno massacrando a colpi di scoop sulle nefandezze commesse da esponenti di questa o quella parte politica.
In aggiunta vediamo comparire sui giornali, sempre più frequentemente, notizie di politici collusi con la mafia, indagati per tangenti, coinvolti in giri di prostituzione e chi più ne ha più ne metta.
Se si parte dal presupposto che la magistratura è indipendente, la conclusione più scontata è: mandiamoli tutti a casa, perché uno stato non può essere governato da delinquenti, e per giunta incapaci.
Se proprio dobbiamo accettare che il nostro paese sia governato da delinquenti, piuttosto diamo il potere alla mafia: saremo governati da delinquenti ma almeno questi saranno persone capaci di risanare l'enorme debito pubblico (è una provocazione!)
Berlusconi-PDL, e anche il PD, è cosciente che la gente ha sempre più voglia di eliminare una classe politica fallimentare, a tutti i livelli.
Per questo motivo tutti hanno preso una serie di contromisure mediatiche, che in modo sottile e subdolo, stanno producendo i loro effetti:
Screditare la magistratura
Se la magistratura è credibile, lo sono anche le sentenze che condannano buona parte dei parlamentari e politici in generale. Bisogna delegittimare questo potere altrimenti la gente si rivolterà contro la classe dirigente. Da qui il lodo Alfano, le leggi ad personam, l'attacco al pool di Milano, l'attacco a Mesiano di questi giorni. Lo slogan, ributtante e ipocrita per la verità, è: se nessuno è perfetto, nessuno è degno di ergersi a giudice; quindi tutti possono continuare a delinquere.
Distrarre l'opinione pubblica
Se si comincia a discutere dei veri problemi della gente, l'opinione pubblica potrebbe avere un sussulto di rivolta. Quindi bisogna riempire TV e giornali delle cose apparentemente più importanti ma in realtà più innocue, come in un enorme Grande Fratello: le escort di Berlusconi, la lite con Fini, il ponte sullo Stretto, le offese alla Bindi, le primarie del PD, l'emergenza sicurezza in Italia, per lo più legata agli extracomunitari (però i dati dicono che il numero di delitti nel 2008 si è ridotto), il federalismo, il digitale terrestre, le condizioni meteorologiche (2-3 servizi a telegiornale), le veline, le vacanze dei VIP, il cagnolino che salva il padrone non vedente (in pieno stile libro Cuore), le ricette in cucina (vedere Studio Aperto per credere)...
Mai parlare a lungo dei veri problemi. Badate bene non vuol dire ignorarli, altrimenti è TV di regime, ma parlarne in modo soft: alcuni operai si rintanano su una gru, ma poi tutto si risolve; gli ammortizzatori sociali ci sono, anche se la crisi non c'è; le navi piene di rifiuti affondate nei mari italiani, ma non è così importante; i rapporti stato mafia, ma ci sono o non ci sono?
Confondere l'opinione pubblica
E' legato al precedente nel senso che, per distrarre l'opinione pubblica bisogna evitare di dare dati certi. Tutto è espresso in percentuale e i dati si contrappongono di continuo. Basta vedere un qualsiasi programma di opinione politica: le cifre vengono sciorinate con naturalezza ma la sensazione è che la matematica sia un'opinione, visto che non vi è un dato concordante.
Del resto questa tecnica è stata un cavallo di battaglia anche del beneamato George W Bush. Durante il suo mandato un giorno era allarme terrorismo e il giorno dopo no; Bin Laden era davvero fenomenale: aveva la capacità di comparire proprio quando la gente si stava dimenticando della minaccia terroristica. Un terrorista prima colpisce e poi rivendica. Non ti dice "guarda che ti colpisco domani stai attento", lo sanno tutti che can che abbaia non morde

Non mi dilungo oltre però vorrei che tutti prendessero coscienza di questo.
Sogno un'Italia di giustizia, equità e senso civico. Il resto viene da se'

Ciao alla prossima

domenica 27 settembre 2009

Dov'è finita la ricchezza?

Ciao a tutti,
oggi post di economia tanto per non parlare sempre di chiesa, che è come sparare sulla croce rossa. Tra l'altro la chiesa demonizza di continuo questa società capitalistica e poi ha una banca come lo IOR e gli stipendi del Vaticano sono i più alti del mondo esentasse!
Insomma in Italia non si parla più di crisi e i soliti comunistoni che ne parlano sono anche i cosiddetti porta sfiga... perché la crisi basta non parlarne e non c'è più. Noi italiani dobbiamo far finta di essere come i bambini che basta dirgli <<>> e noi dobbiamo crederci e smettere di piangere.
Invece la crisi c'è ed è, secondo me, una faccenda che non se ne andrà tanto facilmente dall'Europa.
Non occorre essere degli economisti di alta fama per capire certi concetti molto semplici, basta un po' di economia domestica e un po' di buon senso!
In casa nostra sappiamo fare il bilancio familiare no? Abbiamo degli introiti perché qualcuno lavora e porta a casa lo stipendio; e poi ci sono le spese. Un buon capo famiglia sa spendere in base a quanto guadagna. Se deve farsi un debito ci pensa due volte perché sa che poi deve pagarci gli interessi. Un buon capo famiglia quando si fa un debito sta preoccupato fino a che non l'ha estinto.
Proviamo ad applicare questi semplici concetti all'economia di un paese. Non è molto diverso credetemi.
Lo stato è come una grande famiglia. Gli introiti rappresentano i soldi, la ricchezza che riusciamo a produrre quando uno straniero ci compra un bene o un servizio. Tenete sempre a mente che ora il riferimento è l'Italia, non la nostra famiglia! Le spese invece sono quando paghiamo uno straniero per un bene o un servizio.
In parole povere la ricchezza d una nazione è data dal suo export, mentre la spesa è data dal suo import.
Non è un concetto difficile, però ci permette di capire una cosa molto importante: quando una nazione come l'Italia o un'insieme di nazioni come l'Europa smette di esportare beni perché semplicemente non li vuole produrre, la faccenda si mette davvero male. E' un po' come se in una famiglia il capo famiglia dicesse: mi sono rotto le scatole di faticare e sporcarmi le mani. Da domani sto a casa e spendo tutti i soldi che ho!
E' quello che è successo in Europa e in America.
E a rendere più dura questa situazione ci siamo messi proprio di impegno perché tenete conto che gli Americani e gli Europei non si sono detti: beh smetto di produrre ricchezza ma nel contempo mi limito nei consumi... no! hanno mantenuto lo stesso ritmo di spesa indebitandosi fortemente.
La Cina invece ha fatto l'esatto opposto: è la famiglia dove tutti lavorano e nessuno spende. Lavorano per l'Occidente e incamerano ricchezza. L'Occidente invece spende e si indebita. E' chiaro che la situazione non poteva durare a lungo.
La vera cazzata è stato rinunciare alla produzione in Europa, smantellare l'industria, uccidere l'agricoltura.
Si perché c'era e c'è ancora la grande illusione di poter riequilibrare questa situazione con la finanza!
Io spendo a destra e a manca ma, con la mia abilità, poi recupero i soldi investendoli in borsa, con complicate operazioni finanziarie.
Ma lo sappiamo bene che la Borsa è come una grandeLas Vegas. Pochissimi riescono a guadagnare di continuo e spesso è per culo non per vera bravura.
Ritorniamo al paragone della famiglia "Occidente": il capofamiglia non lavora più perché non vuole più sporcarsi le mani, gli introiti quindi sono pochi per non dire nulli; moglie e figli non vogliono minimamente rinunciare al loro stile di vita, anzi sono sempre più voraci; la famiglia è indebitata fino al collo... Allora cosa dovrebbe fare il capo famiglia secondo i guru dell'economia degli anni 90? Andare a giocarsi i risparmi in borsa!
Ora capite com'è venuta fuori la crisi; capite perché l'America e l'Europa sono così indebitate e perché la Cina ha in mano il debito dell'America, cioè la tiene un po' per le palle.
E capite anche che non è una crisi finanziaria, ma una crisi dell'economia reale che i nostri politici hanno cercato di risolvere con la finanza, fallendo miseramente.
Fintantoché non si ricomincerà a produrre, non si uscirà dalla crisi.
Adesso invece le nazioni dell'Occidente si stanno indebitando ancora di più perché il "capo famiglia" non ha proprio voglia di portare a casa soldi. Pensate che la faccenda si risolva così? Con un Berlusconi a 64 denti?
Ritornerò ancora su questo argomento perché ci sono ancora dei risvolti da chiarire.
Ciao
Gianluca

sabato 12 settembre 2009

Fede e guerra

Altro post sulla religione che mi sta particolarmente a cuore. La riflessione mi viene ogni volta che vedo le guerre e i morti in Afghanistan, in Iraq, quando penso alle crociate, alla lotta alle streghe etc.
Qual'è il fondamento di ogni religione, in particolare quella cristiana? La FEDE.
La fede è quello stato mentale e spirituale per cui una persona, di fronte a una verità che travalica o va contro l'esperienza sensibile, crede, nonostante la ragione gli dica il contrario.
L'uomo per sua natura crede a quello che può verificare con i 5 sensi o che deriva da un ragionamento logico. E a anche in quest'ultimo caso la teoria razionale, che descrive una realtà, ha bisogno sempre di una contro prova sperimentale.
Tutto questo è naturale. Meno naturale è credere in ciò che non si vede, in ciò che è irrazionale.
Ad esempio dire cosa ci sia dopo la morte va oltre la ragione e l'esperienza e quindi richiede un atto di fede: sia chi dice che dopo la vita non c'è nulla, sia chi dice che c'è il paradiso o l'inferno, compie un atto di fede, perché non è possibile, con la ragione o l'esperienza, provare l'una o l'altra affermazione.
La fede è uno stato che non si raggiunge immediatamente, è un "dono" come dice la chiesa.
L'atto di fede più alto è credere in Dio, nel Dio della religione che si abbraccia. Credere in Dio significa anche obbedire alla sua volontà perché una volta che si crede nell'esistenza di Dio non è più possibile ignorare o disobbedire alle sue leggi.
Non c'è più ragione, non c'è più esperienza, c'è solo la fede.
I capi delle varie religioni sanno che una persona che ha il dono della fede è un potenziale enorme. Soprattutto se, come nella religione cattolica, il caposaldo fondamentale è che Dio parla per bocca dei suoi ministri e quindi il volere della Chiesa è il volere di Dio.
Ecco spiegato perché ai tempi delle crociate si andava a massacrare gli infedeli al grido di "Dio lo vuole". Forse era più onesto dire "La Chiesa lo vuole"!

Può la fede portare la pace tra i popoli?
Io non credo. La pace richiede dialogo, richiede la ragione. Non dico che tra i capi delle religioni non vi sia dialogo e non vi sia ragione. Dico che la massa dei credenti è nata e istruita a delle verità di fede che non possono essere messe in discussione: un musulmano, un cristiano, un ebreo credono in divinità diverse, in religioni diverse. Che tra l'altro sono anche rivelate per cui sono immutabili.
Se lo scopo di un cristiano è di diffondere la parola di Dio, così come quello di un musulmano, è chiaro che non ci pu essere pace. Soprattutto se il ministro di Dio che annuncia la volontà di Dio, propende per le maniere forti. E' il caso della chiesa cattolica fino a qualche secolo fa (ma secondo voi ha smesso?) e della religione musulmana oggi.

Vi invito a indicarmi momenti in cui la religione ha portato pace tra i popoli: a me non ne viene in mente nessuno.

Ciao alla prossima!
Gianluca

sabato 29 agosto 2009

I giornali in Italia

Assistiamo in questi giorni al meglio del peggio del giornalismo italiano.
Da una parte l'Avvenire, giornale della Chiesa. Dall'altra il Giornale, quotidiano della famiglia Berlusconi.
A causa dell'ipocrisia che domina in Italia dobbiamo autoconvincerci che il giornalismo è libero e che gli editori sono liberi dalle pressioni della politica (in senso lato).
In Italia si vive di illusioni e il nostro amato presidente è un maestro nel creare un mondo illusorio. La crisi c'è nella realtà ma nel mondo fatato della televisione la crisi non c'è. L'abbiamo superata! E se Tremonti dice oggi che preferisce salvare le persone piuttosto che le banche? No! la crisi non c'è, è solo una distorsione di MATRIX, un deja vu.
In questo mondo di illusioni tutto è possibile. Anche un "giornale" come il Giornale.
Cosa fa il Giornale? Tenta di screditare la Chiesa tirando fuori gli scheletri nell'armadio di Boffo. Io non so se quanto affermato da Feltri è vero o falso e sinceramente non mi importa.
E' grave invece la normalità con cui viene accettato questo gioco. Se io sono convinto che un mio avversario ha una posizione sbagliata su un certo argomento, è normale che io cerchi di argomentare in senso contrario ed evidenziare gli errori nella posizione del mio avversario. Non è normale che io scavi nella vita del mio avversario e tiri fuori le cose peggiori per distruggerlo mediaticamente. Vi ricordate il film "La Giuria" con Gene Hackman? Beh in Italia Gene Hackman è il buono.
Sarebbe come dire che io mi sto violentando una bambina e in quel momento passa Totò Riina e mi dice che sto sbagliando, di fermarmi. Io cosa faccio? Mi fermo? No! continuo e gli dico di non rompermi le scatole che lui non è uno stinco di santo e non deve permettersi di farmi la morale.
L'Italia ha un bisogno urgente di svegliarsi dal trip mediatico e di recuperare un po' di buon senso e di maturità. Siamo in mano a dei bambini!

Ciao
Gianluca

giovedì 20 agosto 2009

Breve riflessione sulla difesa della vita della chiesa

L'ora è tarda per cui devo limitarmi nelle mie riflessioni invero anzicheno un po' barbose (vediamo chi riesce a cogliere la sottile citazione fumettistica).
Ritorno ancora sulla chiesa, questa volta per l'argomento più in voga nelle settimane scorse ossia la pillola RU486 o come diavolo si chiama... si insomma quella che fa abortire? A proposito vi siete accorti con quanta facilità una notizia può diventare estremamente importante quando se ne parla in TV e poi con quanta facilità viene dimenticata appena dopo una settimana? Vi ricordate con quanto parossistico interesse si parlava di Giovanni Paolo II e della sua santificazione? Cos'è rimasto adesso, solo il detto Santo subito? Non siamo noi caproni, è la sublime potenza dei mass media che riesce a plasmare la cosa più importante di ognuno di noi, ovvero la coscenza.
Ritornando alla pillola, la Chiesa, come è giusto che sia, si schiera contro la pillola abortiva, perché è responsabile di aborti facili e quindi irresponsabili. Fa anche di più: dice che tutti i dottori che prescrivono la pillola sono scomunicati dalla Chiesa.
Questa presa di posizione è coerente con il principio della difesa della vita, lo stesso che la Chiesa difende quando si oppone alla ricerca sugli embrioni o sulle cellule staminali derivate da embrioni, e quando nega l'eutanasia e scomunica Welby. Nulla da eccepire.
Però trovo alquanto sconcertante che la stessa Chiesa, che difende la vita sia nelle sue prime fasi che nell'estremo punto di morte, non si preoccupi assolutamente di difendere la vita nel pieno del suo sviluppo.
Perché Benedetto XVI non scomunica George W Bush che ha causato tante vittime inutili nel conflitto in Afghanistan e in Iraq? Ve lo immaginate? Sarebbe veramente qualcosa di memorabile.
Perché Ratzinger non scomunica gli amministratori delgati delle grandi multinazionali farmaceutiche che non permettono al Sud Africa di produrre farmaci contro l'AIDS che falcidia la popolazione? E poi, con grande convinzione predica la castità contro l'uso del preservativo. Anche la scomunica dei CEO di Bayer, Pfizer etc. etc sarebbe un atto memorabile.
E invece il papa accoglie tutti con sorrisi e strette di mano. La sera prima di coricarsi quando prega di fronte al Crocifisso, cosa prova nel suo cuore sapendo che ci sono migliaia di bambini che muoiono di fame ma San Pietro è sempre più ricco e sfarzoso?
Proprio non riesco a capirlo....

venerdì 14 agosto 2009

Pensiero sull'inciviltà

Eccomi di nuovo con un pensiero caldo caldo pre ferragostano.
In questi giorni mi sono trovato, spesso, e non per andare in vacanza, sulle strade. E, come sempre, ho assistito alle scene più assurde di violazione del codice della strada.
Sorpassi sulla destra... alle rotonde chi viene da destra non si ferma e, se gli suoni, ti manda a quel paese... scooter che passano dappertutto... macchine che ti stanno appiccicate dietro quando sei in corsia di sorpasso e viaggi al limite di velocità, invalidi che con SUV o macchine da 40 mila euro parcheggiano nei posti riservati (ma che cavolo, le pensioni di invalidità sono belle ricche!) etc. etc.
Ogni volta che vedo questi episodi mi chiedo da dove derivi tanta inciviltà.
Secondo me questi comportamenti derivano dal fatto che le persone di oggi sono state viziate da piccole.
Lo so sembra assurdo però se ci pensate bene non è proprio buttata di fuori.
Quando sei bambino il tuo mondo sei tu, tutti gli altri ruotano attorno a te. E' qualcosa di biologico.
Questa fase dell'accrescimento dovrebbe finire nel momento in cui vai a scuola e ti trovi a vivere con altre persone. Tipicamente quando inizi a frequentare l'asilo.
Allora ti dovresti rendere conto che non sei sempre tu al centro dell'attenzione ma che ci sono anche altre persone che forse hanno più bisogno di te e meritano più attenzione.
E' li che dovresti imparare il convivere civile, ossia rinunciare a parte della tua libertà per una convivenza più pacifica da cui la maggioranza trae beneficio.
Per assurdo è quando litighi per un gioco che anche un altro bambino vuole e alla fine ci rinunci, che impari il senso civile.
Una volta un percorso di crescita così era normale, perché i bambini erano tanti e le scuole affollate e con pochi mezzi.
Cosa succede oggi?
Fina da quando sei un bambino i mass media ti educano a pensare soltanto a te stesso.
Ai genitori la televisione "insegna" che, se non puoi comprare per tuo figlio quel giocattolo, quel cibo o quel vestito, lui ne soffrirà e tu sarai un fallito. Così i bambini vengono viziati. E' più comodo, il bambino non piange e tu ti togli ogni senso di colpa...
Poi il bambino cresce e diventa un adolescente. Ancora una volta la televisione ti "insegna" a pensare solo a te stesso, l'unica persona di valore. Gli spot rappresentano sempre il protagonista singolarmente, anche in un contesto di amci, tutto ruota intorno a lui. La televisione ti educa all'egoismo
Poi diventi adulto. Cosa ti insegna la TV, gli spot pubblicitari? Che l'unica cosa importante è il soddisfacimento dei tuoi desideri.
Gli altri? Inutili rotture di scatole o mezzi per ottenere ciò che vuoi
La fidanzata o il fidanzato? Un giocattolo (guardate come è rappresentato l'amore negli spot pubblicitari)
Le regole? Valgono per gli altri perché sono ostacoli al ragiungimento del tuo piacere
Il tutto immerso in un mondo di favola tanto più odioso quanto più è ipocrita.
Per dirla in breve il bambino viziato di ieri diventa la persona incivile di oggi. Perché un bambino viziato non è capace di vivere con gli altri.
Se vogliamo ritornare ad una convivenza più civile dobbiamo sforzarci di sovvertire questi meccanismi.
Dobbiamo convincerci che comprare e possedere dei beni, soddisfare i propri desideri, è meno molto meno importante che coltivare delle buone amicizie. Il piacere dell'anima è di gran lunga più prezioso del piacere del corpo. Così si sconfigge la solitudine, il senso oppressivo dell'età che passa, la paura di aver vissuto per nulla e da ultimo la depressione.

Mi sono dilungato troppo e ho finito anche per fare il moralizzatore

Ciao ciao
Gianluca

P.S. Non accapigliatevi per rispondere ai miei post :-)

martedì 4 agosto 2009

Il fondamento della chiesa

Oggi ritorno a parlare della Chiesa e della sua alterità rispetto al Vangelo.
La Chiesa è una delle più antiche istituzioni umane del mondo occidentale. Da più di duemila anni condiziona e determina la storia del mondo. Ha una struttura fortemente gerarchizzata, praticamente immutata e immutabile nel tempo, nonostante la società umana sia profondamente mutata in questi secoli.
E dire che oggi giorno si fa un gran parlare di capacità di cambiare per affrontare le sfide che il futuro ci pone! Guardate la Chiesa! Ha resistito a cambiamenti epocali come le invasioni barbariche, le guerre Papato-Impero, la scoperta dell'America, le guerre di Religione, la Rivoluzione Francese, la Rivoluzione industriale, le Guerre Mondiali e infine l'avvento della Scienza, senza mostrare segni di crisi e soprattutto senza aver bisogno di riformarsi internamente. Intendiamoci: gli scismi, le riforme e le controriforme, il concilio Vaticano II sono operazioni di facciata. Non ha cambiato la gerarchia, i rapporti interni, i dogmi...
Ma cosa rende la chiesa così solida e longeva? Qual'è la forza che la anima?
Un credente direbbe la potenza di Dio e la provvidenza Divina.... forse si... o forse c'è qualcosa di pù umano.
Sarò un po' cinico nelle mie considerazioni, però vi ricordo che non sto mettendo in discussione la parola di Dio o l'insegnamento di Gesù; sto solo facendo un'analisi per capire la natura del potere della Chiesa.
Esso si fonda sostanzialmente sulla paura della morte e del castigo eterno. Se riflettete con calma, una delle paure più grandi che l'uomo da sempre ha, è la paura di morire, seguita dalla paura di soffrire e di invecchiare.
Epicuro aveva ben capito questo e aveva proposto, secoli prima della venuta di Cristo, il tetrafarmaco, ossia una "cura" contro le paure dell'uomo, ivi inclusa la paura della morte, per liberarlo dalla schiavitù determinata dalle paure stesse.
La Chiesa invece, come molte religioni, usa questa paura e la fa diventare strumento di controllo e di potere.
"Svela" che c'è una vita dopo la morte e che questa vità ultra terrena può essere di eterna letizia in Paradiso, di tempooranea sofferenza nel Purgatorio, o di dolore eterno nell'Inferno.
Il mondo terreno e ultraterreno è retto da un Dio giudice che stabilisce in maniera inoppugnabile se un'anima è degna del Paradiso, o piuttosto merita il Purgatorio o peggio l'Inferno.
Non facciamoci ingannare dall'immagine del Dio d'amore che è subentrata con il Concilio Vaticano II: tutto l'impianto e il rito ecclesiastico rispecchia da sempre, e oggi più che mai con Ratzinger, l'immaginario del Dio giudice di origine ebraica.
E' possibile fare qualcosa per meritare il Paradiso? Oppure tutto è già scritto e deciso? La Chiesa dice che c'è speranza.
Allora cosa bisogna fare per meritare il premio eterno? Anche qui non facciamoci ingannare. Innanzitutto bisogna essere battezzati, cioè far parte della Chiesa: "Nulla salus extra ecclesiam" ossia non c'è salvezza al di fuori della chiesa. Un sovrano scomunicato era un reietto nella società medioevale perché aveva perso la speranza nel Paradiso.
E chi muore prima di essere battezzato? Finisce nel limbo ossia in uno stato di perenne tristezza per non essere entrato a far parte del popolo di Dio, ossia la Chiesa.
In secondo luogo obbedire ai precetti della chiesa facendo le opere di bene.
Oggi noi pensiamo che il bene sia donare a chi è più povero, amare il nostro prossimo, portare la pace etc.
Però non è sempre stato e ancora adesso non è così.
Vorrei soffermarmi su un aspetto che caratterizza in modo peculiare la Chiesa cattolica e che si ricollega a quanto detto precedentemente: il sesso ossia l'atto impuro.
Mentre molte religioni pre cristiane vedevano il sesso e la procreazione come qualcosa di sacro e simbolicamente legato al ciclo vitale della natura, la Chiesa da sempre mostra e ha mostrato un odio profondo per tutto ciò che concerne il sesso, comunque definito come atto impuro.
Perché? Dove sta il male? Riflettiamo bene su questo punto.
Se davvero la Chiesa vuole esercitare il potere sulle persone, è necessario che queste siano fanaticamente concentrate al raggiungimento del Paradiso, ossia fanaticamente legate al potere ecclesiastico.
Quando una persona si può trovare in questo stato di totale sottomissione?
E' semplice: quando la vita non può offrire alcuna felicità, cioè quando il mondo è diventato una "valle di lacrime". A quel punto il credente è disposto a tutto durante la vita terrena pur di avere una speranza per l'aldilà.
Immaginatevi com'era la vita nel medioevo: malattia, condizioni climatiche avverse, carestie, invasioni.
E' chiaro che l'innamoramento tra un uomo e una donna e l'atto sessuale era un modo per dare e ricevere felicità e piacere. E quindi un'occasione per pensare che la vita forse meritava di essere vissuta senza la costante paura della morte e del castigo eterno.
Per questo motivo la chiesa si è da sempre opposta all'atto sessuale definendolo atto impuro, porta verso l'inferno e così via.
Anche oggi in alcuni paesi più arretrati e più fanaticamente legati alla Chiesa, una donna che ha appena avuto un atto sessuale con il proprio marito si reca dal parroco per confessare il proprio peccato, per non morire in disgrazia...
Lo so, direte che è una visione un po' di parte, però vi invito a riflettere su un'altra pratica molto diffusa adesso e nel passato, l'autoflagellazione.
Perché per la Chiesa la sofferenza e la mortificazione sono considerate virtù? Perché ci sono ancora gruppi di fanatici che si fustigano pensando così di meritare il Paradiso?
Ancora una volta la sofferenza abbrutisce la vita terrena e consegna la persona nelle mani della Chiesa perché è l'unica a dare una speranza per l'aldilà.
Vi ricordo che, nei momenti di maggiore frenesia escatologica, come intorno all'anno mille, c'erano processioni di fedeli, detti Flagellanti, che passavano per le città offrendo uno spettacolo raccapricciante fatto di corpi infetti e martoriati; in pratica suicidi itineranti. Era tale lo sconcerto che essi suscitavano che molti sovrani proibivano queste pratiche nei loro territori.
Penserete che queste pratiche sono retaggio di epoche passate. Provate a fare qualche ricerca sulle tradizioni del sud Italia in particolare dei "Battuti".
Per il momento ho detto abbastanza, però ritornerò ancora sull'argomento.

Buona notte
Gianluca

mercoledì 29 luglio 2009

Considerazioni spicciole sull'economia

Sono passati un po' di giorni dall'ultimo post, è stato un periodo un po' incasinato.
Questa volta volevo fare un po' di considerazioni sulla crisi economica che ci colpisce.
Immagino direte che sono l'enne più unesimo che si mette a fare il giudice a posteriori della crisi.
In effetti è facile con il senno di poi dire che tutto era prevedibile però, prima di metà settembre 2008 nessuno si sognava nemmeno di dire che c'era aria di crisi, almeno non nei telegiornali italiani. Tutti felici e beati.
Guardate un po' il trend della borsa. E' il Mibtel.
E' indicato il 15/09/2008 ossia il giorno dello scandalo Lehman Brothers, l'inizio ufficiale della crisi. La popolazione mondiale si sveglia dal sonno.
Non venitemi a dire che non c'erano i segnali di un declino della borsa almeno da alcuni mesi! Eppure nessuno a dire che le cose andavano male.
Poi scoppia la crisi... ma intendiamoci... è solo una crisi finanziaria dovuta ai mutui subprime. Nessuna crisi reale. E si va avanti in un turbinio di messaggi terroristici e di contro messaggi che invitano alla calma e minimizzano la situazione. Non si capisce nulla ma l'importante è creare confusione perché se mantieni il popolo ignorante puoi governarlo meglio e far passare le peggiori nefandezze come cose giuste e necessarie.
I giorni passano e in TV tutto tace, la crisi è diventata un'argomento importante quanto l'onnipresente meteo (vi siete accorti che negli ultimi anni la preoccupazione principale di Studio Aperto è informare la gente sulle condizioni meteo, con ben uno o due servizi e poi la rubrica dopo il telegiornale? E che cavolo, siamo tutti agricoltori??).
Guardate cosa succede a febbraio.
Un altro tonfo in giù della borsa. La crisi non è più solo finanziaria rischia di diventare anche reale... però il governo ce la metterà tutta per evitare questo... e infatti adesso la crisi è reale, molto reale.
Però non è giusto allarmare la gente perché la paura ingenera una spirale negativa che deprime i consumi e quindi l'economia stessa...

Ora io mi chiedo una cosa: ma i politici pensano la gente sia scema?
Se a uno gli dici: guarda è meglio che ti racconti una bugia perché se ti dico la verità stai peggio, secondo voi quella persona si berrà tutte le fandonie che gli vengono propinate o piuttosto non sarà prevenuta e penserà sempre al peggio? Addirittura quando le cose andranno per il meglio e questo verrà comunicato a gran voce dai media, la gente ancora penserà all'ennesima fandonia.
Quindi io dico basta fare come gli struzzi e guardiamo in faccia la verità. Non nascondiamo che la crisi è dura. Piuttosto diamo una speranza di ripresa con i fatti e non con le parole.

Ritornerò su questo tema di nuovo perché mi sta a cuore e purtroppo adesso è troppo tardi

Alla prossima
Gianluca

sabato 18 luglio 2009

Vangelo e Chiesa

Sentiamo in queste ore che il papa sta bene nonostante una frattura al polso destro ed un'operazione eseguita dopo poche ore dall'increscioso evento.
I giornalisti dicono che il papa, come i comuni cittadini, ha dovuto aspettare un po' prima di essere operato dal medico....

Di fronte a queste notizie mi sento in dovere di esporre alcune considerazioni che da sempre ho nella testa in merito alla Chiesa e al significato del Vangelo.


I quattro vangeli di Matteo Marco Luca e Giovanni, frutto di un'opera di filtrazione operata dalla chiesa stessa rispetto ad una moltitudine di scritti che parlavano della vita e degli insegnamenti di Gesù, rappresentano il fondamento della religione cristiana in quanto sono la testimonianza più fedele della vita e delle opere del Nazareno, figlio di Dio.

Che cos'è invece la Chiesa? Essa è la comunità dei cristiani che, dopo la morte terrena di Gesù, si è formata a partire dagli apostoli.
Tutta la dottrina cristiana sviluppata dalla Chiesa è successiva ai Vangeli ed è stata scritta da uomini, più o meno "illuminati" dalla parola di Dio: mi riferisco ai dogmi, al concetto di santità, alla teologia, alla gerarchia ecclesiastica, al Paradiso, all'Inferno, alla confessione e per finire alle crociate, alla caccia alle streghe, alle lotte papato-impero, al nepotismo, alla scomunica etc.
La Chiesa è fatta di uomini e quindi per definizione esseri fallibili, nonostante sia stato definito il dogma di infallibilità del papa quando parla ex-cathedra (definito da uomini ovviamente).

Badate bene: nei Vangeli non si dice che la Madonna ha concepito Gesù pur rimanendo vergine, come se la perdita della verginità sia qualcosa di peccaminoso.
Non dice che la donna è "instrumentum Demonii" e non demonizza l'atto sessuale a prescindere, come invece la Chiesa fa da sempre, più o meno apertamente. Eppure ancora non molto tempo fa la donna, sposata, quando aveva una rapporto sessuale con il marito, andava dal prete a confessarsi perché era in peccato mortale...

Il Vangelo invece parla chiaramente della ricchezza in almeno due punti: le tentazioni nel deserto e il famoso episodio del ricco che vuole diventare un discepolo perfetto di Gesù.
Nel primo caso il Demonio promette a Gesù tutte le ricchezze del mondo se solo gli si prostra di fronte e il figlio dell'uomo rifiuta; quindi la ricchezza e il potere sono viste come le più grandi tentazioni che un uomo deve combattere.
Nel secondo caso c'è un ricco che rispetta tutte le leggi ebraiche e chiede a Gesù cosa deve fare per essere un perfetto discepolo. E nei Vangeli si dice che Gesù lo guarda e lo ama. E poi gli dice di vendere tutto e seguirlo. E il ricco, triste, se ne va via, poiché possedeva molte ricchezze... E la conclusione di Gesù è che è più facile che un cammello passi per la cruna di un ago piuttosto che un ricco entri nel regno dei cieli.
Ora come si concilia lo sfarzo delle gerarchie ecclesiastiche con l'insegnamento evangelico?
Se il papa decidesse di donare tutte le ricchezze della chiesa ai poveri per seguire Gesù commetterebbe peccato o piuttosto non farebbe altro che diventare un discepolo perfetto?

Qual'è poi il più grande comandamento che Gesù da' a i suoi discepoli? Ama il prossimo tuo come te stesso.
L'Amore è la base di chi si dice discepolo di Gesù.

Invece la Chiesa spesso nel passato, e ancora oggi, fonda la religione, sul timore di Dio, sul fatto che il peccato è sempre in agguato e, se non si obbedisce ai dettami della chiesa, si è destinati alla sofferenza eterna.
Tutto è condensato nella famosa espressione: Nulla salus extra ecclesiam.

Pensate bene quando parlate di Chiesa e di Vangelo: non sono la stessa cosa e la Chiesa non è la realizzazione compiuta del Vangelo.

Ritornerò in futuro su questo argomento, per il momento direi che può bastare
Alla prossima

Ciao
Gianluca

mercoledì 15 luglio 2009

Perché tutte le proposte di investimento delle banche non possono essere interessanti

Ciao a tutti
Inizio con un post banale, ma spesso la banalità nasconde una profonda verità.
Mi capita spesso di vedere pubblicità di banche che promettono investimenti con tassi elevati e sicuri. Mi è capitato anche, in passato, di ricevere di persona delle proposte di investire quei pochi soldi che ho in banca in fondi garantiti con tassi di interesse veramente allettanti, a detta del consulente personale.
Tra l'altro in queste occasioni ho notato due cose particolari: primo rapporto molto amichevole, quasi complice; secondo, necessità di spicciarsi nel fare l'investimento perché " la proposta è veramente interessante e non possiamo lasiarcela scappare eh!".
Beh la mia riflessione parte da alcuni presupposti che secondo me veri al di là di ogni ragionevole dubbio. Innanzitutto la persona che ho di fronte non mi conosce e io non conosco lei per cui il tono di amichevolezza è puramente formale: insomma io non conto niente per lei. Credo sia una pia illusione quella di risultare simpatico pronunciando solo 10 parole vero?
Secondo il consulente finanziario è assunto dalla banca e quindi fa gli interessi della banca.
Se veramente sul mercato c'è un investimento sicuro che garantisce alti tassi di interesse, secondo voi la banca, che ha milioni di euro, non ne aprofitta e magari lo cede ad un perfetto sconosciuto come me?
Cos'è? La banca è diventata un'azienda che dispensa soldi a tutti?
Pensateci bene la prossima volta che entrate in una banca per fare un investimento....

Ciao
Gianluca

martedì 14 luglio 2009

Primo post di apertura del blog

Ciao a tutti!

14/07/2009 22.09: 220 anni dopo la presa della Bastiglia
Ecco a voi il primo post del mio primo blog. E' per me una data storica.
Perché aprire l' ennesimo blog quando in rete ce ne sono a bizzeffe?
Questo blog nasce da una mia esigenza personale.
A 34 anni di età, e in un contesto sociale di profonda crisi, vorrei perseguire un obiettivo che è stato quello di tanti altri vissuti nel passato, in contesti analoghi: cercare, attraverso una dialettica viva, di liberare la mente da tutte le fandonie che i mass-media e la società in generale creano davanti ai nostri occhi.
Non sarà un blog di contestazione fine a se stessa, ma un blog di aiuto alla gente che sempre più percepisce di vivere sospesa in una grande illusione, un po' come nel film Matrix.
Non mi dilungo oltre che l'ora è tarda....
Saluti alla prossima
Ciao
Gianluca