mercoledì 2 dicembre 2009

Fede e Scienza

Qualche settimana fa ho visto su La7 un servizio che parlava del processo a Galileo e del rogo di Giordano Bruno... a parte che era fatto molto bene, mi ha riportato alla mente ricordi del liceo, tanti anni fa.
E subito dopo il pensiero si è spostato ad oggi... alla Chiesa di oggi. Non è cambiata per niente...
Ai tempi di Galileo era molto più radicata tra la gente, e la Scienza purtroppo agli albori. Quindi la reazione da parte della prima molto più violenta. La Scienza predicava il falso, era contro la dottrina, chi la praticava era un eretico e meritava il carcere o la pena di morte per rogo. I prelati si rifiutavano di guardare attraverso il cannocchiale di Galileo perché rischiavano di vedere il demonio.
Oggi non è più possibile sostenere una posizione del genere per cui qual'è la posizione del papa? Che gli scienziati di un tempo erano brave persone, che cercavano di scoprire la verità del disegno di Dio. Oggi gli scienziati sono presuntuosi, perché si vogliono sostituire a Dio. Il riferimento è alla ricerca sulle cellule staminali e sulla comprensione dei meccanismi alla base della vita. Gli scienziati, se non sono guidati dalla fede, non potranno raggiungere la verità.
Questo a mio avviso è un'argomentazione subdola che mira a sottomettere la scienza alla fede.
La scienza è uno strumento per comprendere il mondo che ci circonda e noi stessi.
La scienza non è ne' buona ne' cattiva, come non lo è una forbice. Può essere usata a fin di bene come una forbice può essere usata per fare un lavoro utile. Può essere usata a fin di male come la forbice può essere usata a fin di male.
Scienza e Fede sono complementari. La Scienza descrive e spiega quanto è oggetto di esperienza, cioè la realtà sensibile. La fede rivela irrazionalmente quello che non è esperibile, cioè l'aldilà.
Non dimentichiamolo!

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