sabato 12 settembre 2009

Fede e guerra

Altro post sulla religione che mi sta particolarmente a cuore. La riflessione mi viene ogni volta che vedo le guerre e i morti in Afghanistan, in Iraq, quando penso alle crociate, alla lotta alle streghe etc.
Qual'è il fondamento di ogni religione, in particolare quella cristiana? La FEDE.
La fede è quello stato mentale e spirituale per cui una persona, di fronte a una verità che travalica o va contro l'esperienza sensibile, crede, nonostante la ragione gli dica il contrario.
L'uomo per sua natura crede a quello che può verificare con i 5 sensi o che deriva da un ragionamento logico. E a anche in quest'ultimo caso la teoria razionale, che descrive una realtà, ha bisogno sempre di una contro prova sperimentale.
Tutto questo è naturale. Meno naturale è credere in ciò che non si vede, in ciò che è irrazionale.
Ad esempio dire cosa ci sia dopo la morte va oltre la ragione e l'esperienza e quindi richiede un atto di fede: sia chi dice che dopo la vita non c'è nulla, sia chi dice che c'è il paradiso o l'inferno, compie un atto di fede, perché non è possibile, con la ragione o l'esperienza, provare l'una o l'altra affermazione.
La fede è uno stato che non si raggiunge immediatamente, è un "dono" come dice la chiesa.
L'atto di fede più alto è credere in Dio, nel Dio della religione che si abbraccia. Credere in Dio significa anche obbedire alla sua volontà perché una volta che si crede nell'esistenza di Dio non è più possibile ignorare o disobbedire alle sue leggi.
Non c'è più ragione, non c'è più esperienza, c'è solo la fede.
I capi delle varie religioni sanno che una persona che ha il dono della fede è un potenziale enorme. Soprattutto se, come nella religione cattolica, il caposaldo fondamentale è che Dio parla per bocca dei suoi ministri e quindi il volere della Chiesa è il volere di Dio.
Ecco spiegato perché ai tempi delle crociate si andava a massacrare gli infedeli al grido di "Dio lo vuole". Forse era più onesto dire "La Chiesa lo vuole"!

Può la fede portare la pace tra i popoli?
Io non credo. La pace richiede dialogo, richiede la ragione. Non dico che tra i capi delle religioni non vi sia dialogo e non vi sia ragione. Dico che la massa dei credenti è nata e istruita a delle verità di fede che non possono essere messe in discussione: un musulmano, un cristiano, un ebreo credono in divinità diverse, in religioni diverse. Che tra l'altro sono anche rivelate per cui sono immutabili.
Se lo scopo di un cristiano è di diffondere la parola di Dio, così come quello di un musulmano, è chiaro che non ci pu essere pace. Soprattutto se il ministro di Dio che annuncia la volontà di Dio, propende per le maniere forti. E' il caso della chiesa cattolica fino a qualche secolo fa (ma secondo voi ha smesso?) e della religione musulmana oggi.

Vi invito a indicarmi momenti in cui la religione ha portato pace tra i popoli: a me non ne viene in mente nessuno.

Ciao alla prossima!
Gianluca

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