martedì 27 ottobre 2009

La nostra classe politica

Un politico deve essere un bravo comunicatore.
Ce ne siamo resi conto bene in questi anni. Berlusconi è un maestro di comunicazione e infatti è anche, a detta sua, il migliore politico degli ultimi 150 anni.
Non è importante quello che un politico fa. Anzi meno fa e meno rischia di sbagliare e perdere voti. L'importante è parlare bene.
E' spassoso vedere tutti questi personaggi che, di fronte alle telecamere, sfoggiano sorrisi a destra e a manca, hanno vestiti impeccabili, si arrabbiano quando torna loro conto (si! si incazzano a comando, con frasi ad effetto, perché così fa figo!). Dico spassoso perché a incazzarsi ci si prende un coccolone e quindi è meglio prenderla con calma.
E poi... lo avete notato nelle interviste che rilasciano? Tutti, dico tutti, usano un fraseggio fatto con lo stampino. Le parole più gettonate:
- Concreto
- Assolutamente (assolutamente si, assolutamente no...)
- Trasparenza
- E questo che vogliono gli elettori (a me nessuno è mai venuto a chiedere cosa voglio)
- Coesione
e altre che non cito perché le ho rimosse dal cervello (altrimenti mi viene l'eritema)
Belle parole ma poi quali sono i concetti che i politici esprimono? Per il 70% dei casi sono concetti scontati. Se per esempio si parla di mafia qual'è la risposta: "Bisogna usare tutti i mezzi per debellare le associazioni mafiose, di qualsiasi tipo. Lo stato non è disposto a scendere a patti con i mafiosi!" Frasi scontate. Cosa ti aspetti? Che dica che lo stato firmerà un accordo con la mafia? Che si spartiscono 50-50 gli appalti? Ma dai!
L'importante è ripetere, come una formula magica, "concreto", "assolutamente si", "coesione"...
L'altro 30% sono le manovre creative, le ronde che nessuno fa (te lo immagini alle 9 di sera Mario che dice a sua moglie Luisa e a sua figlia Anna: cara stasera non fanno niente di bello alla TV; vado a fare un giro così mi becco tre o quattro legnate dallo spacciatore di turno mentre tento di comporre il numero dei carabinieri?), lo scudo fiscale, il terremoto d'Abruzzo, le norme per ampliare la casa, i rifiuti di Napoli, la magistratura rossa, il nucleare e così via.
Io credo che il popolo italiano meriti di essere trattato un po' meglio, un po' più da grande. Non si rischia nulla a dire alla gente le cose come stanno, il debito a quanto ammonta, le prospettive di fine della crisi, quanto spende la pubblica amministrazione. Se una nave sta andando verso il baratro non cambia nulla se alla ciurma si dice che il porto è vicino. Tanto se ne accorgerà presto che è tutta una balla.
Ciao alla prossima

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