martedì 8 dicembre 2009

Chimica e ambiente

Tempo fa su un programma di Alberto Angela mostravano come sarebbe un mondo senza chimica, ossia senza inquinamento secondo il pregiudizio comune: in pratica un balzo indietro di 200 anni.
E' chiaro che nessuno desidera vivere in un mondo senza chimica (no TV, no computer, no vestiti a basso costo, no auto, pochi farmaci , no acqua calda corrente, poca energia elettrica etc.), per cui la chimica non sparirà dalla faccia della terra. Allora quale scelta ha la cosiddetta società "civile" occidentale?
1) Chimica si ma non vicino a me (sindroeme di NIMBY). E' l'atteggiamento più spregevole e guarda caso quello più difuso. La chimica pericolosa si fa in Cina perché li, anche se c'è un incidente, non frega niente a nessuno. Bophal non ha insegnato nulla.
2) Chimica si ma pulita. Atteggiamento più responsabile. Ma c'è un però. Si perché al di la dei messaggi etici sulla convenienza di essere puliti, la verità è che bisogna competere sul mercato. Il che vuol dire ridurre i costi perché i prodotti provenienti dai paesi emergenti sono troppo convenienti e appetibili all'utilizzatore finale. E allora che fare? La chimica, quella più pericolosa va tolta dalla logica di mercato perché il bene che può fare è per tutta l'umanità e il male che può fare ricade anch'esso su tutta l'umanità.
Non possiamo lasciare il destino dell'uomo in mano a persone che hanno come unico obiettivo il profitto.

mercoledì 2 dicembre 2009

Fede e Scienza

Qualche settimana fa ho visto su La7 un servizio che parlava del processo a Galileo e del rogo di Giordano Bruno... a parte che era fatto molto bene, mi ha riportato alla mente ricordi del liceo, tanti anni fa.
E subito dopo il pensiero si è spostato ad oggi... alla Chiesa di oggi. Non è cambiata per niente...
Ai tempi di Galileo era molto più radicata tra la gente, e la Scienza purtroppo agli albori. Quindi la reazione da parte della prima molto più violenta. La Scienza predicava il falso, era contro la dottrina, chi la praticava era un eretico e meritava il carcere o la pena di morte per rogo. I prelati si rifiutavano di guardare attraverso il cannocchiale di Galileo perché rischiavano di vedere il demonio.
Oggi non è più possibile sostenere una posizione del genere per cui qual'è la posizione del papa? Che gli scienziati di un tempo erano brave persone, che cercavano di scoprire la verità del disegno di Dio. Oggi gli scienziati sono presuntuosi, perché si vogliono sostituire a Dio. Il riferimento è alla ricerca sulle cellule staminali e sulla comprensione dei meccanismi alla base della vita. Gli scienziati, se non sono guidati dalla fede, non potranno raggiungere la verità.
Questo a mio avviso è un'argomentazione subdola che mira a sottomettere la scienza alla fede.
La scienza è uno strumento per comprendere il mondo che ci circonda e noi stessi.
La scienza non è ne' buona ne' cattiva, come non lo è una forbice. Può essere usata a fin di bene come una forbice può essere usata per fare un lavoro utile. Può essere usata a fin di male come la forbice può essere usata a fin di male.
Scienza e Fede sono complementari. La Scienza descrive e spiega quanto è oggetto di esperienza, cioè la realtà sensibile. La fede rivela irrazionalmente quello che non è esperibile, cioè l'aldilà.
Non dimentichiamolo!