venerdì 14 agosto 2009

Pensiero sull'inciviltà

Eccomi di nuovo con un pensiero caldo caldo pre ferragostano.
In questi giorni mi sono trovato, spesso, e non per andare in vacanza, sulle strade. E, come sempre, ho assistito alle scene più assurde di violazione del codice della strada.
Sorpassi sulla destra... alle rotonde chi viene da destra non si ferma e, se gli suoni, ti manda a quel paese... scooter che passano dappertutto... macchine che ti stanno appiccicate dietro quando sei in corsia di sorpasso e viaggi al limite di velocità, invalidi che con SUV o macchine da 40 mila euro parcheggiano nei posti riservati (ma che cavolo, le pensioni di invalidità sono belle ricche!) etc. etc.
Ogni volta che vedo questi episodi mi chiedo da dove derivi tanta inciviltà.
Secondo me questi comportamenti derivano dal fatto che le persone di oggi sono state viziate da piccole.
Lo so sembra assurdo però se ci pensate bene non è proprio buttata di fuori.
Quando sei bambino il tuo mondo sei tu, tutti gli altri ruotano attorno a te. E' qualcosa di biologico.
Questa fase dell'accrescimento dovrebbe finire nel momento in cui vai a scuola e ti trovi a vivere con altre persone. Tipicamente quando inizi a frequentare l'asilo.
Allora ti dovresti rendere conto che non sei sempre tu al centro dell'attenzione ma che ci sono anche altre persone che forse hanno più bisogno di te e meritano più attenzione.
E' li che dovresti imparare il convivere civile, ossia rinunciare a parte della tua libertà per una convivenza più pacifica da cui la maggioranza trae beneficio.
Per assurdo è quando litighi per un gioco che anche un altro bambino vuole e alla fine ci rinunci, che impari il senso civile.
Una volta un percorso di crescita così era normale, perché i bambini erano tanti e le scuole affollate e con pochi mezzi.
Cosa succede oggi?
Fina da quando sei un bambino i mass media ti educano a pensare soltanto a te stesso.
Ai genitori la televisione "insegna" che, se non puoi comprare per tuo figlio quel giocattolo, quel cibo o quel vestito, lui ne soffrirà e tu sarai un fallito. Così i bambini vengono viziati. E' più comodo, il bambino non piange e tu ti togli ogni senso di colpa...
Poi il bambino cresce e diventa un adolescente. Ancora una volta la televisione ti "insegna" a pensare solo a te stesso, l'unica persona di valore. Gli spot rappresentano sempre il protagonista singolarmente, anche in un contesto di amci, tutto ruota intorno a lui. La televisione ti educa all'egoismo
Poi diventi adulto. Cosa ti insegna la TV, gli spot pubblicitari? Che l'unica cosa importante è il soddisfacimento dei tuoi desideri.
Gli altri? Inutili rotture di scatole o mezzi per ottenere ciò che vuoi
La fidanzata o il fidanzato? Un giocattolo (guardate come è rappresentato l'amore negli spot pubblicitari)
Le regole? Valgono per gli altri perché sono ostacoli al ragiungimento del tuo piacere
Il tutto immerso in un mondo di favola tanto più odioso quanto più è ipocrita.
Per dirla in breve il bambino viziato di ieri diventa la persona incivile di oggi. Perché un bambino viziato non è capace di vivere con gli altri.
Se vogliamo ritornare ad una convivenza più civile dobbiamo sforzarci di sovvertire questi meccanismi.
Dobbiamo convincerci che comprare e possedere dei beni, soddisfare i propri desideri, è meno molto meno importante che coltivare delle buone amicizie. Il piacere dell'anima è di gran lunga più prezioso del piacere del corpo. Così si sconfigge la solitudine, il senso oppressivo dell'età che passa, la paura di aver vissuto per nulla e da ultimo la depressione.

Mi sono dilungato troppo e ho finito anche per fare il moralizzatore

Ciao ciao
Gianluca

P.S. Non accapigliatevi per rispondere ai miei post :-)

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