martedì 4 agosto 2009

Il fondamento della chiesa

Oggi ritorno a parlare della Chiesa e della sua alterità rispetto al Vangelo.
La Chiesa è una delle più antiche istituzioni umane del mondo occidentale. Da più di duemila anni condiziona e determina la storia del mondo. Ha una struttura fortemente gerarchizzata, praticamente immutata e immutabile nel tempo, nonostante la società umana sia profondamente mutata in questi secoli.
E dire che oggi giorno si fa un gran parlare di capacità di cambiare per affrontare le sfide che il futuro ci pone! Guardate la Chiesa! Ha resistito a cambiamenti epocali come le invasioni barbariche, le guerre Papato-Impero, la scoperta dell'America, le guerre di Religione, la Rivoluzione Francese, la Rivoluzione industriale, le Guerre Mondiali e infine l'avvento della Scienza, senza mostrare segni di crisi e soprattutto senza aver bisogno di riformarsi internamente. Intendiamoci: gli scismi, le riforme e le controriforme, il concilio Vaticano II sono operazioni di facciata. Non ha cambiato la gerarchia, i rapporti interni, i dogmi...
Ma cosa rende la chiesa così solida e longeva? Qual'è la forza che la anima?
Un credente direbbe la potenza di Dio e la provvidenza Divina.... forse si... o forse c'è qualcosa di pù umano.
Sarò un po' cinico nelle mie considerazioni, però vi ricordo che non sto mettendo in discussione la parola di Dio o l'insegnamento di Gesù; sto solo facendo un'analisi per capire la natura del potere della Chiesa.
Esso si fonda sostanzialmente sulla paura della morte e del castigo eterno. Se riflettete con calma, una delle paure più grandi che l'uomo da sempre ha, è la paura di morire, seguita dalla paura di soffrire e di invecchiare.
Epicuro aveva ben capito questo e aveva proposto, secoli prima della venuta di Cristo, il tetrafarmaco, ossia una "cura" contro le paure dell'uomo, ivi inclusa la paura della morte, per liberarlo dalla schiavitù determinata dalle paure stesse.
La Chiesa invece, come molte religioni, usa questa paura e la fa diventare strumento di controllo e di potere.
"Svela" che c'è una vita dopo la morte e che questa vità ultra terrena può essere di eterna letizia in Paradiso, di tempooranea sofferenza nel Purgatorio, o di dolore eterno nell'Inferno.
Il mondo terreno e ultraterreno è retto da un Dio giudice che stabilisce in maniera inoppugnabile se un'anima è degna del Paradiso, o piuttosto merita il Purgatorio o peggio l'Inferno.
Non facciamoci ingannare dall'immagine del Dio d'amore che è subentrata con il Concilio Vaticano II: tutto l'impianto e il rito ecclesiastico rispecchia da sempre, e oggi più che mai con Ratzinger, l'immaginario del Dio giudice di origine ebraica.
E' possibile fare qualcosa per meritare il Paradiso? Oppure tutto è già scritto e deciso? La Chiesa dice che c'è speranza.
Allora cosa bisogna fare per meritare il premio eterno? Anche qui non facciamoci ingannare. Innanzitutto bisogna essere battezzati, cioè far parte della Chiesa: "Nulla salus extra ecclesiam" ossia non c'è salvezza al di fuori della chiesa. Un sovrano scomunicato era un reietto nella società medioevale perché aveva perso la speranza nel Paradiso.
E chi muore prima di essere battezzato? Finisce nel limbo ossia in uno stato di perenne tristezza per non essere entrato a far parte del popolo di Dio, ossia la Chiesa.
In secondo luogo obbedire ai precetti della chiesa facendo le opere di bene.
Oggi noi pensiamo che il bene sia donare a chi è più povero, amare il nostro prossimo, portare la pace etc.
Però non è sempre stato e ancora adesso non è così.
Vorrei soffermarmi su un aspetto che caratterizza in modo peculiare la Chiesa cattolica e che si ricollega a quanto detto precedentemente: il sesso ossia l'atto impuro.
Mentre molte religioni pre cristiane vedevano il sesso e la procreazione come qualcosa di sacro e simbolicamente legato al ciclo vitale della natura, la Chiesa da sempre mostra e ha mostrato un odio profondo per tutto ciò che concerne il sesso, comunque definito come atto impuro.
Perché? Dove sta il male? Riflettiamo bene su questo punto.
Se davvero la Chiesa vuole esercitare il potere sulle persone, è necessario che queste siano fanaticamente concentrate al raggiungimento del Paradiso, ossia fanaticamente legate al potere ecclesiastico.
Quando una persona si può trovare in questo stato di totale sottomissione?
E' semplice: quando la vita non può offrire alcuna felicità, cioè quando il mondo è diventato una "valle di lacrime". A quel punto il credente è disposto a tutto durante la vita terrena pur di avere una speranza per l'aldilà.
Immaginatevi com'era la vita nel medioevo: malattia, condizioni climatiche avverse, carestie, invasioni.
E' chiaro che l'innamoramento tra un uomo e una donna e l'atto sessuale era un modo per dare e ricevere felicità e piacere. E quindi un'occasione per pensare che la vita forse meritava di essere vissuta senza la costante paura della morte e del castigo eterno.
Per questo motivo la chiesa si è da sempre opposta all'atto sessuale definendolo atto impuro, porta verso l'inferno e così via.
Anche oggi in alcuni paesi più arretrati e più fanaticamente legati alla Chiesa, una donna che ha appena avuto un atto sessuale con il proprio marito si reca dal parroco per confessare il proprio peccato, per non morire in disgrazia...
Lo so, direte che è una visione un po' di parte, però vi invito a riflettere su un'altra pratica molto diffusa adesso e nel passato, l'autoflagellazione.
Perché per la Chiesa la sofferenza e la mortificazione sono considerate virtù? Perché ci sono ancora gruppi di fanatici che si fustigano pensando così di meritare il Paradiso?
Ancora una volta la sofferenza abbrutisce la vita terrena e consegna la persona nelle mani della Chiesa perché è l'unica a dare una speranza per l'aldilà.
Vi ricordo che, nei momenti di maggiore frenesia escatologica, come intorno all'anno mille, c'erano processioni di fedeli, detti Flagellanti, che passavano per le città offrendo uno spettacolo raccapricciante fatto di corpi infetti e martoriati; in pratica suicidi itineranti. Era tale lo sconcerto che essi suscitavano che molti sovrani proibivano queste pratiche nei loro territori.
Penserete che queste pratiche sono retaggio di epoche passate. Provate a fare qualche ricerca sulle tradizioni del sud Italia in particolare dei "Battuti".
Per il momento ho detto abbastanza, però ritornerò ancora sull'argomento.

Buona notte
Gianluca

Nessun commento:

Posta un commento