sabato 18 luglio 2009

Vangelo e Chiesa

Sentiamo in queste ore che il papa sta bene nonostante una frattura al polso destro ed un'operazione eseguita dopo poche ore dall'increscioso evento.
I giornalisti dicono che il papa, come i comuni cittadini, ha dovuto aspettare un po' prima di essere operato dal medico....

Di fronte a queste notizie mi sento in dovere di esporre alcune considerazioni che da sempre ho nella testa in merito alla Chiesa e al significato del Vangelo.


I quattro vangeli di Matteo Marco Luca e Giovanni, frutto di un'opera di filtrazione operata dalla chiesa stessa rispetto ad una moltitudine di scritti che parlavano della vita e degli insegnamenti di Gesù, rappresentano il fondamento della religione cristiana in quanto sono la testimonianza più fedele della vita e delle opere del Nazareno, figlio di Dio.

Che cos'è invece la Chiesa? Essa è la comunità dei cristiani che, dopo la morte terrena di Gesù, si è formata a partire dagli apostoli.
Tutta la dottrina cristiana sviluppata dalla Chiesa è successiva ai Vangeli ed è stata scritta da uomini, più o meno "illuminati" dalla parola di Dio: mi riferisco ai dogmi, al concetto di santità, alla teologia, alla gerarchia ecclesiastica, al Paradiso, all'Inferno, alla confessione e per finire alle crociate, alla caccia alle streghe, alle lotte papato-impero, al nepotismo, alla scomunica etc.
La Chiesa è fatta di uomini e quindi per definizione esseri fallibili, nonostante sia stato definito il dogma di infallibilità del papa quando parla ex-cathedra (definito da uomini ovviamente).

Badate bene: nei Vangeli non si dice che la Madonna ha concepito Gesù pur rimanendo vergine, come se la perdita della verginità sia qualcosa di peccaminoso.
Non dice che la donna è "instrumentum Demonii" e non demonizza l'atto sessuale a prescindere, come invece la Chiesa fa da sempre, più o meno apertamente. Eppure ancora non molto tempo fa la donna, sposata, quando aveva una rapporto sessuale con il marito, andava dal prete a confessarsi perché era in peccato mortale...

Il Vangelo invece parla chiaramente della ricchezza in almeno due punti: le tentazioni nel deserto e il famoso episodio del ricco che vuole diventare un discepolo perfetto di Gesù.
Nel primo caso il Demonio promette a Gesù tutte le ricchezze del mondo se solo gli si prostra di fronte e il figlio dell'uomo rifiuta; quindi la ricchezza e il potere sono viste come le più grandi tentazioni che un uomo deve combattere.
Nel secondo caso c'è un ricco che rispetta tutte le leggi ebraiche e chiede a Gesù cosa deve fare per essere un perfetto discepolo. E nei Vangeli si dice che Gesù lo guarda e lo ama. E poi gli dice di vendere tutto e seguirlo. E il ricco, triste, se ne va via, poiché possedeva molte ricchezze... E la conclusione di Gesù è che è più facile che un cammello passi per la cruna di un ago piuttosto che un ricco entri nel regno dei cieli.
Ora come si concilia lo sfarzo delle gerarchie ecclesiastiche con l'insegnamento evangelico?
Se il papa decidesse di donare tutte le ricchezze della chiesa ai poveri per seguire Gesù commetterebbe peccato o piuttosto non farebbe altro che diventare un discepolo perfetto?

Qual'è poi il più grande comandamento che Gesù da' a i suoi discepoli? Ama il prossimo tuo come te stesso.
L'Amore è la base di chi si dice discepolo di Gesù.

Invece la Chiesa spesso nel passato, e ancora oggi, fonda la religione, sul timore di Dio, sul fatto che il peccato è sempre in agguato e, se non si obbedisce ai dettami della chiesa, si è destinati alla sofferenza eterna.
Tutto è condensato nella famosa espressione: Nulla salus extra ecclesiam.

Pensate bene quando parlate di Chiesa e di Vangelo: non sono la stessa cosa e la Chiesa non è la realizzazione compiuta del Vangelo.

Ritornerò in futuro su questo argomento, per il momento direi che può bastare
Alla prossima

Ciao
Gianluca

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